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Glitter in my Tears – Agamennone
5 Luglio 2019 h 21:00 - 22:00
FESTIVAL INEQUILIBRIO ARMUNIA
TEATRO SOLVAY – CASTIGLIONCELLO
regia, coreografia, scene e costumi enzo cosimi – interpreti e collaborazione alla coreografia e ai testi alice raffaelli, giulio santolini, matteo de blasio – testi enzo cosimi, giulia roncati, genius p-orridge – disegno luci gianni staropoli – colonna sonora a cura di enzo cosimi – musiche georg friedrich haas, mika vainio, arvo pärt – organizzazione anita bartolini – produzione compagnia enzo cosimi, mibact, regione lazio – in coproduzione Teatro Stabile delle Arti Medievali, con il contributo di Lavanderia a Vapore e L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, nell’ambito del progetto a sostegno delle residenze di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore – in collaborazione con grandi pianure – in collaborazione con acs abruzzo circuito spettacolo
Produzione 2019
Dopo l’entusiasmante debutto al Teatro India che ha registrato il tutto esaurito, Glitter in my Tears – Agamennone, già splendidamente recensito, arriva al Festival di Armunia. E’ uno spettacolo che non costruisce narrazioni, ma racconti astratti dove l’eroe ormai sfaldato, rotto, si staglia in un paesaggio astratto e rarefatto in relazione ad una esperienza percettiva di corpi. Visioni intime ed esistenziali attraversano pratiche del mondo contemporaneo focalizzando le tre figure principi della tragedia: Clitennestra, Agamennone ed Egisto. La scrittura coreografica concretizza una partitura poetica tessendo corpo e parola come un’unica architettura.
[…] Cosimi è contemporaneo nel suo significato più profondo, capace cioè di avvertire un tempo che non è più e non è ancora, in between, e in quel “tra” è capace di cogliere gli estremi dolorosi dell’esistenza. Paolo Ruffini – Liminateatri.it
[…] È una svolta di notevole rilevanza in una storia che dura da quaranta anni e che è agli albori di ciò che chiamiamo teatro-danza. Non più allora, diremo, teatro-danza ma semplicemente teatro. Franco Cordelli – Corriere della Sera